Padre Puglisi attraverso le sue frasi. Questo post si collega a quello precedente e consente di ricostruire, attraverso citazioni dirette delle sue relazioni nei campi scuola, il nocciolo del suo insegnamento ovvero il taglio esistenziale della sua proposta di riflessione: Sì, ma verso dove? Verso dove vogliamo che vada la nostra vita? Verso l'amicizia o la solitudine? Verso il perdono o verso il rancore? Scelte che condizionano l'esistenza di tutti. Ma il giusto deve avere anche la consapevolezza che il suo comportamento susciterà odio. Persino la vista del giusto susciterà fastidio nei malvagi...così come avvenne a Brancaccio per l'opera del parroco.
Dopo la diffusione della notizia delle minacce di morte da parte di Totò Riina, solidarietà anche da parte mia a don Luigi Ciotti che ho avuto modo di conoscere sia a Palermo che in occasione della sua scelta di scrivere la prefazione alla mia biografia su don Puglisi. Ecco la riflessione del fondatore di Libera sulla lezione che a tutti noi e alla Chiesa deve arrivare dal sacrificio di padre Pino Nelle intercettazioni leggiamo anche che a Riina aveva dato fastidio la decisione del parroco di non limitarsi "a
fare le messe" mettendo così in discussione il potere della mafia sui giovani e sul territorio
di Brancaccio. Così come a Papa Giovanni Paolo II (nella foto con don Pino) Riina rimprovera quello storico discorso della Valle dei Templi che segnò lo spartiacque anche per la Chiesa e che padre Puglisi accolse - commosso - come uno sprone ad andare avanti. Ebbene, oggi a tutti i sacerdoti e a tutti i cristiani e laici -
per fedeltà all'insegnamento di padre Pino - viene chiesto proprio di proseguire su
questa strada, "fuori dall'ombra del campanile", come sta facendo da anni don Ciotti, soprattutto con la sua battaglia per la confisca dei beni ai mafiosi.