L'interno del Centro per bambini creato in via Hazon |
I magazzini che vent’anni fa risuonavano di loschi affari e illegalità, oggi riecheggiano delle risate dei bambini. Un altro sogno del beato don Giuseppe Puglisi si avvera a Brancaccio e prendono vita i locali di via Azolino Hazon, con ingresso da via Simoncini Scaglione n.17, che il sacerdote ucciso dalla mafia aveva già 22 anni fa individuato per realizzarvi un centro aggregativo o la scuola che allora mancava a Brancaccio, sottraendoli alle attività della mafia.
Al centro il parroco don Maurizio Francoforte. Alla sua sinistra Francesco Puglisi, fratello di padre Pino e accanto la moglie |
«Grazie alla Regione siciliana, al Comune e a un gruppo di associazioni costituitesi in Ats (Centro di accoglienza Padre Nostro, Engim Sicilia, Immagininaria ragazzi, Gruppo Sali) - spiega Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro - siamo riusciti ad aprire gli sportelli integrati territoriali, per promuovere il benessere degli individui e delle famiglie, in particolare in situazioni di fragilità, sviluppando le risorse delle famiglie e degli individui, supportando le capacità genitoriali e le relazioni intergenerazionali all’interno della famiglia».
Ieri l’inaugurazione con il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore comunale alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla, il presidente della seconda circoscrizione, Antonio Tomaselli, e la presentazione del progetto inserito del Pisu (Progetto integrato sviluppo urbano) «Palermo Capitale». Un investimento europeo da 950 mila euro, che dà lavoro a 18 operatori, ma che a giugno prossimo dovrà già trovare il sistema per poter proseguire nel tempo sulle proprie gambe.
«Si realizza un altro sogno di nostro fratello Pino che già anni fa avrebbe voluto realizzare un centro aggregativo nei locali di Azolino Hazon» affermano i fratelli di don Pino, Franco e Gaetano Puglisi.
Le azioni del progetto prevedono l’attivazione di uno sportello di ascolto psico-sociale, un servizio di pronto soccorso sociale per le situazioni di emergenza, orientamento per favorire l’inserimento lavorativo, supporto ai disabili e alle loro famiglie e un servizio di conciliazione, ossia uno spazio-gioco per minori tra i 18 e i 36 mesi, per integrare l’offerta dei servizi pubblici e migliorare la qualità di vita delle mamme.
Saranno in totale 25 i bambini che usufruiranno del servizio. Tutte le attività saranno svolte da personale specializzato, assistenti sociali, operatori di front-office, psicologi, assistenti all’infanzia, educatori, assistenti per i disabili, autisti, tutti coadiuvati da esperti. I destinatari diretti delle attività progettuali sono soggetti residenti nel Comune di Palermo, caratterizzati da condizioni di disagio, nuove marginalità, inoccupazione e disoccupazione, rischio esclusione sociale e deficit di opportunità ed ex detenuti.
«Quello che si è realizzato - aggiunge Artale - è il modo migliore per celebrare la festa liturgica del nostro fondatore, il beato Giuseppe Puglisi».
L'ingresso degli scantinati di via Hazon negli anni Novanta |
Alessandra Turrisi
(Giornale di Sicilia 23 ottobre 2014)
Si ringrazia Igor Petyx per le foto
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