In poco più di un anno oltre 50 mila visualizzazioni per questo blog che state leggendo, il primo su padre Pino Puglisi. Oltre a ringraziare tutti i lettori, occorre ragionare su questo dato: in concreto da internet arriva una conferma. il sacerdote-martire continua ad affascinarci e a interrogarci – laici e cattolici - e a essere una spina nel fianco. Come osservato altre volte, il sacrificio della sua vita è stato fecondo per la società civile e ha anche portato una maturazione della coscienza ecclesiale sul rapporto con la mafia e con le organizzazioni criminali.
Per non limitarsi all'agiografia e per evitare il rischio di farlo diventare un santino - prima ancora che un santo - vogliamo qui ricordare ancora una volta che padre Puglisi, appena arrivato a Brancaccio:
- Sospese le feste del patrono per le quali (cantanti, fuochi d’artificio e tavolate persino in chiesa) si sprecava una montagna di soldi mentre la gente moriva di fame.
- Cambiò il percorso delle processioni per non dover sostare davanti alla casa dei boss del quartiere e portando la croce di Cristo o la statua di San Gaetano nei vicoli, davanti alle abitazioni dei più poveri di Brancaccio.
- Si rifiutò di fare della sua parrocchia una grancassa elettorale, strappando davanti a tutti le buste con i facsimili che arrivavano per posta. Né mai accettò contributi o offerte in denaro o di dubbia provenienza.
- Organizzò diverse manifestazioni pubbliche contro la mafia. Portò i ragazzi di Brancaccio davanti all’albero Falcone in via Notarbartolo per ricordare il magistrato ucciso. E preparò una iniziativa nel quartiere in memoria di Paolo Borsellino, invitando la sorella Rita.
Tutto ciò senza dimenticare la sua missione di presbitero e l'obiettivo di educare cristianamente e trasformare le coscienze, con una attenzione particolare ai giovani e ai poveri.
Oggi la diocesi di Palermo si prepara ad accogliere il nuovo arcivescovo, Corrado Lorefice, che più volte ha detto di voler ispirare la sua azione a quella di padre Puglisi. La comunità lo accoglie con grandissima attesa e calore. Attendiamo anche di sapere cosa vorrà rispondere alle migliaia di fedeli che già in primavera hanno chiesto - attraverso questo blog e altre iniziative - di nominare Pino Puglisi compatrono di Palermo accanto a Santa Rosalia. Un appello forte per una scelta che avrebbe risonanza storica e che ci permettiamo di rilanciare.
Delle grandi aspettative che si ripongono in "don Corrado" (come ama farsi chiamare) è una dimostrazione anche la classifica degli articoli più letti del blog (guardate al quarto posto) che riproponiamo qui come curiosità o come guida (con i link) per i tanti nuovi amici che si sono aggiunti man mano (anche la pagina Facebook collegata al blog Beato Giuseppe Puglisi ha moltiplicato i consensi giungendo a 4200 Mi Piace)
1) La recensione di "Ciò che inferno non è" di Alessandro D'Avenia. Cliccate qui
2) Il ragazzino "adottato" da padre Puglisi è diventato vescovo
Cliccate qui
3) Il 15 settembre il giorno di padre Puglisi (contiene l'audio della sua famosa frase "E se ognuno fa qualcosa..."). Cliccate qui
4) Mons. Lorefice arcivescovo di Palermo nel segno di padre Puglisi
Cliccate qui
Tutto ciò senza dimenticare la sua missione di presbitero e l'obiettivo di educare cristianamente e trasformare le coscienze, con una attenzione particolare ai giovani e ai poveri.
Oggi la diocesi di Palermo si prepara ad accogliere il nuovo arcivescovo, Corrado Lorefice, che più volte ha detto di voler ispirare la sua azione a quella di padre Puglisi. La comunità lo accoglie con grandissima attesa e calore. Attendiamo anche di sapere cosa vorrà rispondere alle migliaia di fedeli che già in primavera hanno chiesto - attraverso questo blog e altre iniziative - di nominare Pino Puglisi compatrono di Palermo accanto a Santa Rosalia. Un appello forte per una scelta che avrebbe risonanza storica e che ci permettiamo di rilanciare.
Delle grandi aspettative che si ripongono in "don Corrado" (come ama farsi chiamare) è una dimostrazione anche la classifica degli articoli più letti del blog (guardate al quarto posto) che riproponiamo qui come curiosità o come guida (con i link) per i tanti nuovi amici che si sono aggiunti man mano (anche la pagina Facebook collegata al blog Beato Giuseppe Puglisi ha moltiplicato i consensi giungendo a 4200 Mi Piace)
1) La recensione di "Ciò che inferno non è" di Alessandro D'Avenia. Cliccate qui
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