Mons. Michele Pennisi |
Una retata di mafia azzera il mandamento di Corleone che si stava riorganizzando. E' l'occasione per una nota dell'Arcivescovo di Monreale Michele Pennisi (Corleone rientra nel territorio della sua diocesi) che torna a ribadire il pieno sostegno agli inquirenti e come la Chiesa sia definitivamente in campo per contrastare la mafia attraverso l'evangelizzazione. Anche con scelte nette e di rottura come l'esclusione dei mafiosi e dei collusi dalle confraternite. Ecco la nota.
In riferimento agli arresti per mafia che in questi giorni hanno interessato le città di Corleone e di Chiusa Sclafani, l'Arcidiocesi di Monreale intende ribadire il suo appoggio nel contrasto di tali fenomeni criminali con un sempre solerte impegno educativo che porti ad un cambiamento della mentalità.
La Chiesa come comunità inserita nella storia che esercita una responsabilità verso l'intera società non può non promuovere la legalità connessa con la moralità e contrastare fenomeni devianti come la mafia e le sue conseguenze: il pizzo, l'usura, lo spaccio della droga, i guadagni illeciti.
È un segno positivo l'attuale sensibilità che la Chiesa italiana, a vari livelli, mostra nei confronti del fenomeno mafioso. È una sensibilità che si esprime nella denuncia dal pulpito e in una serie di iniziative concrete volte a creare un costume e una mentalità alternativi a quella della cultura in cui alligna la mafia.
A partire da quelle stesse realtà ecclesiali quali le confraternite dell'Arcidiocesi di Monreale, nei cui statuti è stato sancito, in modo inequivocabile, il divieto di appartenenza dei singoli membri ad associazioni mafiose.
La Chiesa di Monreale non teme di mettere in guardia tutti, in particolare i cristiani, i quali possono rischiare, con il silenzio e l'indifferenza, di alimentare ogni sorta di pratica criminale.
È compito della Chiesa anche indurre al superamento dell'attuale situazione attraverso l'invito alla conversione al Vangelo anche dei mafiosi, per creare una cultura della Giustizia e della legalità fondata sulla piena consapevolezza che il bene comune è frutto dell'apporto responsabile di tutti e di ciascuno e ciò deve essere una priorità.
Nota dell'Arcidiocesi di Monreale pubblicata sul proprio sito il 21 Novembre 2015
Vivo a Carini, Arcidiocesi di Monreale. Apprezzo quanto Mons. Michele Pennisi sta facendo come chiesa per contrastare la mafia e la cultura mafiosa.
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