Don
Pino Puglisi aveva una grande passione per l'insegnamento e una delle sue
più grandi battaglie a Brancaccio fu quella per ottenere la scuola
media visto che il quartiere, ai suoi tempi, era l'unico della città
a esserne sprovvisto. "L'ignoranza – diceva ai ragazzini del
centro Padre Nostro – conviene a chi vuole che l'illegalità
continui". E al liceo classico Vittorio Emanuele II don Pino
insegnò dal 1978 al 1993, quando fu ucciso.
Per
ricordare non solo la sua fede e il suo coraggio ma anche il suo
carisma di educatore e insegnante, il giornalista Francesco Deliziosi
ha deciso di devolvere i diritti d'autore del suo libro "Se
ognuno fa qualcosa si può fare molto" all'Associazione Parco
del Sole: si tratta infatti di un gruppo di volontari che nel
quartiere Albergheria, nel cuore del centro storico di Palermo, si
rivolgono soprattutto ai ragazzi con una serie di iniziative
educative e didattiche.
"Grazie al libro, - sottolinea il
giornalista - anche da morto don Pino continuerà a far studiare i
ragazzini disagiati. Alle prese con il dramma della povertà, non
solo economica ma anche e soprattutto sociale, culturale ed
affettiva". All'associazione, oltre alla somma, è stata anche donata una copia del
volume pubblicato dalla Rizzoli (prefazione di mons. Corrado
Lorefice) che raccoglie tutti gli scritti del sacerdote martire
ucciso dalla mafia. "Magari i più grandicelli – osserva
Deliziosi – potranno leggere nel libro una frase di don Pino
sull'amicizia, sul rispetto, sul valore della cultura e così il
sacerdote potrà anche accompagnarli nella loro crescita".
ll
"Parco del Sole" nasce dalla sensibilità di don Cosimo
Scordato, rettore della chiesa di San Francesco Saverio, che ha
incoraggiato e ospitato i volontari che operano nella zona
utilizzando i locali della chiesa di San Giovanni Decollato, spazio
polivalente, restaurato da pochi anni dopo i bombardamenti della
guerra, in cui i giovanissimi trascorrono i loro pomeriggi in maniera
piena e partecipata. I decisivi miglioramenti tra i banchi, i passi
avanti contro la dispersione scolastica e l'analfabetismo, la
possibilità di prendere parte in maniera attiva a mostre, visite
guidate, momenti culturali ed iniziative promosse dalla città, hanno
fatto in modo che i loro interessi e le loro prospettive si
allargassero. Non a caso quando un ragazzo dell'Albergheria arriva a
conseguire la laurea, ottiene da don Scordato il privilegio di
salire sulla torre campanaria di San Saverio. E proprio il suono
delle campane della chiesa dà il via ai festeggiamenti per il sudato
titolo di studio.
Anni
di esperienze, impegno e fatica sono ripagati quotidianamente da
sempre nuovo entusiasmo, vivacità e spontaneità di bambini, mamme,
operatori e volontari che fanno del “Parco del Sole” (il
presidente è Massimo Messina) un modello della Palermo che lotta
silenziosamente per la propria dignità e riscatto sociale.
Nella
foto iniziale Francesco Deliziosi consegna a don Cosimo Scordato la copia di
"Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" nella chiesa di San Francesco Saverio. Qui sopra Massimo Messina, presidente dell'associazione Parco del Sole.
Nessun commento:
Posta un commento