di Francesco Deliziosi
"Dio ama sempre tramite qualcuno": potrebbe essere questa famosa frase di padre Pino Puglisi la morale per comprendere il messaggio di Natale (del vero Natale) che vogliono lanciarci Salvo Ficarra e Valentino Picone col loro nuovo film, nelle sale dal 12 dicembre. E' il loro primo "cinepattone", cioè il primo film natalizio, il primo film girato all'estero (in Marocco) e con un budget superiore al consueto (alle spalle c'è Medusa che produce con Attilio De Razza/Tramp Limited). Ma Ficarra e Picone non hanno rinunciato in "Il primo Natale" alla loro cifra stilistica e al loro carisma: si ride tanto, c'è la Sicilia che fa capolino da tantissime parti, c'è l'attualità e la satira politica (il dramma dei migranti).
E c'è soprattutto la ricerca del Natale vero che ponga l'uomo al centro e non il consumismo o il bigottismo di cui è impregnato il sacerdote Valentino all'inizio della pellicola. E neanche il cinismo del ladro Salvo pronto a fare razzia di oggetti sacri. Nel pieno di un inseguimento (i due in conferenza stampa confessano la citazione da Totò e Fabrizi in "Guardie e Ladri"), Ficarra e Picone si trovano proiettati all'anno zero e da lì comincia una spassosa escursione ai tempi della nascita di Gesù. Il film occhieggia al genere "Peplum", le pellicole italiane sull'antica Roma (che poi gli americani copiarono a piene mani) grazie agli splendidi costumi (Cristina Francioni) e alle spettacolari scenografie (Francesco Frigeri) senza dimenticare la fotografia di Daniele Ciprì. Man man che le disavventure e le scorribande di accavallano c'è quindi una trasformazione: Salvo sarà sempre meno cinico e ladro, Valentino sempre meno bigotto. A un certo punto capirà che il Regno di Dio si costruisce qui in terra senza formalismi devozionali. E i miracoli non bisogna limitarsi ad aspettarli, chiedendosi quando cascheranno dal Cielo, ma si costruiscono "mettendo al centro l'uomo", i suoi diritti a cominciare dalla libertà, sbracciandosi e facendo ognuno il proprio dovere. "Dio ama sempre tramite qualcuno", appunto. Oppure: "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto". E' un amore non astratto ma che dobbiamo sapere cogliere e conquistare giorno per giorno nell'amore per l'uomo che la vita ci fa incontrare, con le sue sofferenze e i suoi dolori (i perseguitati dai Romani nel film).
Valentino Picone è stato allievo di padre Pino Puglisi al liceo Vittorio Emanuele II di Palermo e, insieme con Salvo Ficarra, ha creato lo sketch dello "zio Pino che amava tutti". Agli amici non nasconde di portare con sé ogni giorno una immaginetta del sacerdote martire ucciso dalla mafia. Il profumo di tutto ciò lo abbiamo ritrovato nel film di Natale, insieme con la visione lucida di ciò che il cristianesimo dovrebbe veramente essere (e operare) nella nostra società. Alla maniera di padre Pino Puglisi.
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Ps: a margine della conferenza stampa c'è stato anche un momento per donare al caro Valentino, che l'ha accolta con gioia, una copia del mio libro "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" che raccoglie gli scritti di padre Puglisi. Grazie di cuore.
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