Ecco l'omelia dell'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, per il 31° anniversario dell'omicidio di don Pino Puglisi (15 settembre 2024)
Don Corrado Lorefice
Questa pagina del Vangelo secondo Marco segna un momento di passaggio decisivo nella vita di Gesù e, conseguentemente, per i discepoli di ogni tempo, per quanti attingono la loro fede nella vivente tradizione della Chiesa. Occorre disporsi a seguire fino in fondo Gesù e per questo bisogna avere consapevolezza di chi sia lui e verso dove è incamminato. Si tratta dunque di uno spartiacque, del guado che ogni discepolo deve attraversare. Da qui in poi viene precisato lo statuto del discepolato cristiano e, dunque, qual è e deve essere la postura cristiana. In un territorio pagano – i villaggi intorno a Cesara di Filippo – Pietro confessa che Gesù è il Messia, il Cristo, l’Unto-Inviato di Dio. Ma la sua confessione è ambigua, inficiata da criteri e attese umane, fonte di un grave equivoco: ha in mente il Messia regale che viene a liberare il suo popolo e a stabilire un regno terreno. Ma dice, rivela comunque un’attesa, un desiderio di riscatto e di libertà custodito nel cuore.