Avvicinarsi a 3P (Padre Pino Puglisi, come si faceva chiamare) direttamente attraverso le sue parole, da leggere e meditare con calma. E' questo il tema del post di oggi, in vista della domenica. E abbiamo scelto alcuni argomenti che cominciano proprio per "P": preghiera, paura, persona, parola. Le citazioni sono tratte dalle relazioni di Padre Pino per i "campi scuola" degli anni Ottanta con i suoi ragazzi. Ne viene fuori un quadro incisivo del taglio esistenziale del suo insegnamento. Chi siamo? Verso dove vogliamo che vada la nostra vita? Come ci rapportiamo con gli altri?
sabato 27 settembre 2014
venerdì 26 settembre 2014
PADRE PUGLISI, VERO E FALSO IN "ALLA LUCE DEL SOLE"
Tutto quello che avreste voluto sapere sul film "Alla luce del sole" di Roberto Faenza e nessuno vi ha mai spiegato...
Nella foto Zingaretti-Puglisi a terra dopo l'agguato. Qui c'è gia una incongruenza importante: il delitto avvenne di sera e non "alla luce del sole". I vicini intervennero subito chiamando l'ambulanza e non ci fu il fuggi fuggi omertoso che si vede nel film....Ah la fiction!
Nella foto Zingaretti-Puglisi a terra dopo l'agguato. Qui c'è gia una incongruenza importante: il delitto avvenne di sera e non "alla luce del sole". I vicini intervennero subito chiamando l'ambulanza e non ci fu il fuggi fuggi omertoso che si vede nel film....Ah la fiction!
giovedì 25 settembre 2014
PADRE PUGLISI E LE STRAGI DEL '92 NEL NUOVO LIBRO DI D'AVENIA
Lo scrittore palermitano Alessandro D'Avenia, 37 anni, era studente nei primi anni Novanta al liceo Vittorio Emanuele II dove insegnava Padre Puglisi. Raggiunti la cattedra a Milano e poi il successo con libri come "Bianca come il latte, rossa come il sangue" (da cui è stato tratto anche un fortunato film), ora ha raccolto la sfida di raccontare quell'importante incontro col sacerdote. E quel periodo terribile delle stragi del '92, le morti di Falcone e Borsellino, vissute con gli occhi di un giovane ragazzo.
lunedì 22 settembre 2014
FATHER PINO PUGLISI, THE PRIEST KILLED BY THE MAFIA/FOR ENGLISH SPEAKING FRIENDS
Don Giuseppe Puglisi was born in the district of Brancaccio in Palermo on September 15, 1937, the son of a shoemaker, Carmelo, and a seamstress, Giuseppa Fana. He was killed by the mafia in the same area on September 15, 1993, his 56th birthday.
domenica 21 settembre 2014
ALESSANDRO D'AVENIA RICORDA PADRE PUGLISI
IL TUO SALOTTO ERANO LA STRADA E LA SCUOLA
di Alessandro D'Avenia
Caro 3P,
Caro 3P,
ti hanno fatto beato, anzi no, ti hanno proclamato beato, perché beato già lo sei. ‘Santo': ti rendi conto?
Quando qualcuno ti diceva provocatoriamente «monsignore» tu rispondevi con una colorita espressione palermitana: «A tto’ patri», «A tuo padre». Così, dalle nostre parti, si rimanda al mittente un’offesa. Non ti piaceva quell’epiteto, perché non facevi il sacerdote per acquisire cariche, ma per portare carichi, servire, sapevi che la parola sacerdote non ha gradazioni. È assoluta.
sabato 20 settembre 2014
PADRE PUGLISI E LA NATURA: LE SUE MESSE ALL'APERTO
Archivio Don Giuseppe Puglisi |
Un filo rosso ha sempre legato padre Pino Puglisi alla natura, per lui simbolo dello splendore dell'amore di Dio. Una prima esperienza risale agli anni di Godrano, in provincia di Palermo, dove fu parroco negli anni Settanta. La seconda è relativa ai campi scuola degli anni Ottanta: nella notte o appena all'alba si saliva su un monte e si celebrava all'aperto, in un clima di grande raccoglimento.
venerdì 19 settembre 2014
POST FOTOGRAFICO: GLI ANNI DELLA GIOVINEZZA DI PADRE PUGLISI
Un post fotografico dedicato alle immagini di padre Puglisi giovane e giovanissimo. Dalla comunione all'ordinazione, alle prime messe, alle foto con i familiari nel giorno di festa o con i giovani amici della zona di corso dei Mille. Quando 3P ancora aveva i capelli e andava in vespa...
La prima comunione |
giovedì 18 settembre 2014
VERO E FALSO: PADRE PUGLISI IN "ALLA LUCE DEL SOLE" DI FAENZA/PARTE SECONDA
di Francesco Deliziosi
Una miscela esplosiva ha creato un bel film. Due ingredienti di qualità si sono integrati e mescolati alla perfezione. Da un lato un prete soave e cocciuto, don Pino Puglisi, capace di essere coerente col Vangelo fino all’estremo sacrificio pur di non abbandonare le sue pecorelle. Dall’altro un regista di vaglia, Roberto Faenza, reduce da tante stagioni politiche controcorrente, dichiaratamente ateo ma capace di accostarsi alla figura del parroco di Brancaccio non con la testa ma con il cuore. Non con la ragione ma con le intuizioni e i sentimenti. “Anche Puglisi – ha detto Faenza – se avesse seguito solo la ragione se la sarebbe data a gambe, anziché aspettare i suoi assassini”.
Una miscela esplosiva ha creato un bel film. Due ingredienti di qualità si sono integrati e mescolati alla perfezione. Da un lato un prete soave e cocciuto, don Pino Puglisi, capace di essere coerente col Vangelo fino all’estremo sacrificio pur di non abbandonare le sue pecorelle. Dall’altro un regista di vaglia, Roberto Faenza, reduce da tante stagioni politiche controcorrente, dichiaratamente ateo ma capace di accostarsi alla figura del parroco di Brancaccio non con la testa ma con il cuore. Non con la ragione ma con le intuizioni e i sentimenti. “Anche Puglisi – ha detto Faenza – se avesse seguito solo la ragione se la sarebbe data a gambe, anziché aspettare i suoi assassini”.
mercoledì 17 settembre 2014
PADRE PUGLISI NEL FILM "ALLA LUCE DEL SOLE" DI FAENZA: I RETROSCENA (PARTE PRIMA)
di Francesco Deliziosi
“Signore, tu che scrivi dritto sulle righe storte, mostrami il cammino, non lasciarmi solo”: è con questa preghiera sommessa che don Puglisi-Zingaretti chiede un viatico a Dio per il suo calvario, davanti ai banchi vuoti della chiesa di Brancaccio. “Dritto sulle righe storte” è un proverbio portoghese che affida alla speranza di un progetto provvidenziale anche il male del mondo: è una frase carica di fede, citata anche da Giovanni Paolo II, che padre Pino ripeteva spesso per rincuorare amici e parrocchiani, insieme all’altra, di San Paolo: “Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?”.
martedì 16 settembre 2014
FICARRA E PICONE SPIEGANO L'OMAGGIO A PADRE PUGLISI
di Francesco Deliziosi
«Amava tutti, amò anche il suo assassino». E' il marzo 2007: irrompe con una forza inaspettata, padre Pino Puglisi, nello spettacolo di Ficarra & Picone in scena al Teatro Ariston. Davanti alla platea di Sanremo, davanti a milioni di telespettatori, rivive a sorpresa il sorriso del sacerdote di Brancaccio. Il suo ultimo sorriso davanti al killer che lo uccise, sotto casa, nel settembre ’93.
PADRE PUGLISI: ESSERE CRISTIANI ANCHE QUANDO FINISCE LA MESSA
di Giuseppe Savagnone
Alla luce dei recenti episodi che hanno visto riaccendersi
la polemica sul rapporto tra Chiese del Sud e criminalità organizzata –
pensiamo per esempio, a quello dell’“inchino” della statua della Madonna
davanti alla casa di un boss, nella diocesi di Oppido-Palmi, durante una
processione -, la ricorrenza del martirio di don Pino Puglisi acquista una
singolare attualità e diventa occasione per una più approfondita riflessione
sul problema.
Nessun dubbio che, in passato, per lungo tempo, Chiesa e mafia abbiano convissuto abbastanza
esplicitamente.
lunedì 15 settembre 2014
RENZI: RICORDIAMO IL CORAGGIO DI PADRE PINO PUGLISI
RENZI: RICORDIAMO IL CORAGGIO DI PADRE PUGLISI,
LA MAFIA E' ANCORA FORTE SOPRATTUTTO AL NORD
Matteo Renzi oggi è stato in visita nella scuola di Brancaccio intitolata al parroco-martire e per la quale don Pino condusse una delle sue battaglie, sottolineando che "l'ignoranza conviene a chi vuole che l'illegalità continui". Anche il giorno dell'omicidio, il 15 settembre del 1993, il sacerdote era stato di mattina al Comune per sollecitare la creazione dell'istituto scolastico (all'epoca il quartiere ne era totalmente sprovvisto).
Il premier Renzi ha incontrato i ragazzi della scuola, consegnando le borse di studio, e ha detto:
:"Ricordiamo l'esempio di Padre Puglisi, la forza delle sue parole e del suo coraggio, quel suo ‘se ognuno fa qualcosa’, quella testimonianza giunta dalle istituzioni e dalla chiesa, con papa Giovanni Paolo II ad Agrigento, quella partita che sembrava persa e fu rimessa in campo. Grazie alla passione di uomini e donne che restituirono all’Italia la speranza. Lo Stato deve difendere le persone più brave che ha, ma se siamo qui oggi è perché quel seme ha dato il suo frutto. Brancaccio è la capitale d'Italia...La mafia è ancora forte non solo a Palermo anzi soprattutto al Nord per le sue connessioni economiche. Ma noi siamo qui per farle abbassare la testa. Combatteremo la mafia ogni giorno, cominciando proprio dalle scuole". Nella foto padre Puglisi gioca con i suoi ragazzi
LA MAFIA E' ANCORA FORTE SOPRATTUTTO AL NORD
Matteo Renzi oggi è stato in visita nella scuola di Brancaccio intitolata al parroco-martire e per la quale don Pino condusse una delle sue battaglie, sottolineando che "l'ignoranza conviene a chi vuole che l'illegalità continui". Anche il giorno dell'omicidio, il 15 settembre del 1993, il sacerdote era stato di mattina al Comune per sollecitare la creazione dell'istituto scolastico (all'epoca il quartiere ne era totalmente sprovvisto).
Il premier Renzi ha incontrato i ragazzi della scuola, consegnando le borse di studio, e ha detto:
:"Ricordiamo l'esempio di Padre Puglisi, la forza delle sue parole e del suo coraggio, quel suo ‘se ognuno fa qualcosa’, quella testimonianza giunta dalle istituzioni e dalla chiesa, con papa Giovanni Paolo II ad Agrigento, quella partita che sembrava persa e fu rimessa in campo. Grazie alla passione di uomini e donne che restituirono all’Italia la speranza. Lo Stato deve difendere le persone più brave che ha, ma se siamo qui oggi è perché quel seme ha dato il suo frutto. Brancaccio è la capitale d'Italia...La mafia è ancora forte non solo a Palermo anzi soprattutto al Nord per le sue connessioni economiche. Ma noi siamo qui per farle abbassare la testa. Combatteremo la mafia ogni giorno, cominciando proprio dalle scuole". Nella foto padre Puglisi gioca con i suoi ragazzi
PADRE PUGLISI E I NUOVI MARTIRI DELLA FEDE
Il vescovo di Catanzaro e postulatore della Causa per padre Puglisi riflette in questo articolo sulla testimonianza "scomoda" ma "credibile" del parroco palermitano ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993
di mons.Vincenzo Bertolone
- Catanzaro,
"Il vostro battesimo sia come lo scudo, la fede come elmo, la carità come lancia, la pazienza come vostra armatura".
L’esortazione di sant’Ignazio d’Antiochia, tratta dalla Lettera a Policarpo, sembra essere ispirata dalle persecuzioni e dai crimini perpetrati in tutto il mondo contro i cristiani, non ultimo il barbaro omicidio di tre suore italiane sgozzate in Burundi e presto dimenticate dalle cronache, come se la morte di religiose missionarie fosse meno importante di altre morti causate da altre ragioni.
15 SETTEMBRE: IL GIORNO DI PADRE PINO PUGLISI
Il giorno in cui l'ammazzarono, il 15 settembre del 1993, padre Puglisi aveva lavorato molto. Un incontro al Comune per chiedere per l'ennesima volta la creazione di una scuola media, due matrimoni, un momento di confronto con le coppie di Brancaccio che dovevano battezzare i figli. Di sera gli assassini lo aspettavano sotto casa. Il giorno in cui l'ammazzarono è l'incipit di "Cronaca di una morte annunciata" di Garcia Marquez. Mi è sembrato adatto per le minacce che aveva subito, le telefonate e lettere anonime, i danneggiamenti all'auto, gli attentati ai suoi volontari. Eppure padre Pino trovò con la sua fede la forza di andare avanti, proteggendo i suoi collaboratori, non cedendo a compromessi: "Non ho paura di morire - diceva - se quello che dico è la verità".
Pensavano di sconfiggerlo, ha detto Papa Francesco, "ma è lui che ha vinto!".
Pensavano di sconfiggerlo, ha detto Papa Francesco, "ma è lui che ha vinto!".
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