Un vento di trasparenza e legalità si fa strada nella Chiesa e punta a ripulire l'annoso scandalo delle confraternite inquinate e degli "inchini" delle processioni, cioè la sosta davanti alle case dei boss, utilizzata per rendere omaggio al padrino di turno. Dopo la dura presa di posizione di Papa Francesco, nei giorni scorsi i vescovi calabresi hanno approvato un documento che disciplina l'infuocata materia e pone una serie di divieti. Potete leggere l'articolo cliccando qui
Non è un caso che il presidente dei vescovi calabresi sia mons. Vincenzo Bertolone, postulatore della causa per il riconoscimento del martirio di padre Pino Puglisi. Tra le scelte dirompenti prese dal sacerdote a Brancaccio ci fu anche quella di cambiare il percorso della processione proprio per evitare l'"inchino". L'articolo relativo lo trovate cliccando qui (da Avvenire)
Adesso anche in Sicilia si moltiplicano le prese di posizione sulla questione. L'ultima arriva da mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e con una lunga esperienza in materia (in passato ha anche ricevuto minacce). Ecco qui sotto l'articolo:
mercoledì 14 ottobre 2015
giovedì 8 ottobre 2015
IL "RAGAZZINO" DI PADRE PUGLISI DIVENTA VESCOVO DI RAGUSA. "LO PORTO SEMPRE CON ME"
Un'immagine degli anni Ottanta scattata durante una visita a Castel Gandolfo. Carmelo Cuttitta (al centro con la camicia azzurra) tra Giovanni Paolo II e padre Pino Puglisi (primo sulla destra) |
Era uno dei ragazzini di Godrano. Uno dei ragazzini di padre Puglisi. E ha fatto sempre capire che in un certo senso lo è ancora. Anche se ha 53 anni, anche se oggi è stato nominato vescovo di Ragusa, dopo essere stato per otto anni ausiliare del cardinale Paolo Romeo nella complessa diocesi di Palermo. Carmelo Cuttitta anche adesso, dopo la comunicazione ufficiale, è a lui che ritorna: «Porto con me il ricordo di padre Puglisi che è stato il mio parroco, che mi ha seguito spiritualmente, spero di essere evangelizzatore nella mia nuova diocesi come lo fu lui, con lo stesso zelo e donazione di vita».
martedì 6 ottobre 2015
CON I SOLDI DI DON PUGLISI I SUOI KILLER VINSERO AL LOTTO
Gaspare Spatuzza al momento dell'arresto |
Gaspare Spatuzza gli tolse il borsello dalle mani e disse: "Padre, questa è una rapina". Padre Puglisi sorrise ai suoi assassini e disse "Me l'aspettavo!". Salvatore Grigoli gli sparò alla testa. Questa la ricostruzione dell'agguato del 15 settembre 1993 in piazzale Anita Garibaldi da parte dei due killer oggi collaboratori della giustizia. Quel borsello rimase nelle mani del commando che si allontanò rapidamente dal luogo dell'agguato. Il loro obiettivo, infatti, era inscenare una rapina e depistare le indagini sul delitto.
Da quel borsello Spatuzza prelevò le marche della patente del sacerdote (utili per contraffare qualche documento) e due banconote da centomila lire, un'offerta che il sacerdote aveva avuto quel giorno per il Centro Padre Nostro. Che fine fecero quei soldi? Ora Spatuzza rivela che furono giocati al lotto e con successo.
IL BLOG SU PADRE PUGLISI OLTRE LE 40 MILA VISUALIZZAZIONI.ECCO GLI INDICI
Oltre quarantamila visualizzazioni per il blog che state leggendo, il primo dedicato a padre Pino Puglisi. Arrivati a questo traguardo, è d'obbligo un ringraziamento per tutti i lettori che ci hanno seguito dal primo momento, circa un anno fa, o si sono aggiunti lungo la strada. In poco tempo questo blog è diventato il principale punto di riferimento su internet per chi vuole approfondire la figura del sacerdote-martire. Attraverso i suoi scritti in via di pubblicazione, le testimonianze di chi l'ha conosciuto, le news sulle iniziative che man mano si organizzano per ricordarlo.
"PADRE PUGLISI, IL MIO PIU' CARO AMICO"
L'insegnante Enza Maria Mortellaro è stata una delle persone più vicine a padre Pino Puglisi, il suo professore al liceo, il suo più caro amico. In questo articolo rievoca il rapporto col sacerdote, dall'esperienza tra i banchi alla partecipazione ai campi scuola degli anni Ottanta. Fino all'ultimo incontro nella sede del Centro diocesano vocazioni nel settembre 1993, poco prima dell'omicidio. Insieme con il gesuita padre Carlo Aquino, Enza Maria è anche autrice del volume "Il samurai di Dio".
di Enza Maria Mortellaro
di Enza Maria Mortellaro
Enza Maria Mortellaro durante una testimonianza in una scuola |
mercoledì 23 settembre 2015
PADRE PUGLISI A GODRANO: IL PARROCO PIU' ALTOLOCATO DELLA CHIESA DI PALERMO
Dal '70 al '78 padre Pino Puglisi fu parroco a Godrano, un paesino di montagna in provincia di Palermo, scosso da una faida che aveva causato diversi omicidi e con le famiglie divise da profondi rancori. In questo clima gelido, e non solo per l'altitudine, il sacerdote ebbe una profonda crisi di scoraggiamento. Ma con l'aiuto di alcuni amici e del movimento Presenza del Vangelo riuscì a ripartire fino a pacificare le coscienze e a trasformare l'intero paese. Alcuni fili rossi della sua attività pastorale si ritroveranno a Brancaccio: dall'attenzione per i bambini alla "purificazione" delle processioni e del devozionismo popolare. A raccontare quegli anni è una delle ragazze di allora di Godrano, poi diventata insegnante di religione. Ecco il suo intervento.
giovedì 17 settembre 2015
BERTOLONE: PADRE PINO PUGLISI? NON RENDIAMO INUTILE LA MORTE DI UN PROFETA
La folla alla cerimonia di beatificazione: 25 maggio 2015 |
In un articolo pubblicato sull'Osservatore Romano, mons. Vincenzo Bertolone mette in guardia da un rischio ben preciso in questi giorni di commemorazioni per l'anniversario dell'uccisione di padre Pino Puglisi: ridurre il suo insegnamento alla quiete e all'umiltà, spegnendo la sua voce di profeta che si ricollega alla tradizione purissima della fede e del coraggio dei martiri dei primi secoli del Cristianesimo. Ma anche a un'altra grande figura: mons. Oscar Romero.
di Vincenzo Bertolone
postulatore della causa di beatificazione e arcivescovo di Catanzaro
mercoledì 16 settembre 2015
LA MAFIA ...QUI DA NOI? MA VA! PADRE PINO PUGLISI RICORDATO A ROMA
Il provocatorio titolo dell'iniziativa a Roma: "La mafia...qui da noi? Ma va!" |
Il giorno del suo compleanno, il giorno del suo martirio: per ricordare la lezione di fede e di coraggio di padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia, la parrocchia di San Frumenzio e la Comunità di Sant'Egidio a Roma hanno scelto proprio la data del 15 settembre. Il salone parrocchiale è stato gremito dai fedeli e anche da molti siciliani che vivono a Roma e che hanno colto l'occasione per fare memoria di don Pino, ascoltando tre relatori che hanno avuto modo di conoscerlo direttamente. Ecco un resoconto dell'incontro comparso on line sul sito di informazioni della diocesi.
DON PINO PUGLISI, UNA VITA CONTRO L'INDIFFERENZA
di Elisa Storace
Romasette.it - L'informazione on line della diocesi di Roma
Da sinistra: Massimo Magnano della Comunità Sant'Egidio, il giornalista Francesco Deliziosi, mons. Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma Nord, don Gianpiero Palmieri, il saggista Vincenzo Ceruso |
giovedì 10 settembre 2015
PER PADRE PUGLISI MEDAGLIA D'ORO AL VALOR CIVILE
Una medaglia d'oro al valore civile sarà conferita alla memoria del Beato Giuseppe Puglisi. La cerimonia è prevista al Quirinale il 24 settembre alle 12. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, consegnerà la medaglia ai due fratelli del sacerdote, Gaetano e Francesco. Sarà questo il culmine delle manifestazioni in onore di padre Pino per il 22° anniversario della sua uccisione, avvenuta il 15 settembre 1993.
domenica 6 settembre 2015
IL PRESIDE RAFFAELE: PADRE PUGLISI E IL VENTO DEL '68...
Antonino Raffaele |
Sulla fine degli anni Sessanta padre Pino Puglisi lavorò all'istituto Roosevelt dell'Addaura a Palermo, un centro di assistenza per orfani e infanzia disagiata. Antonino Raffaele, che era tra i docenti del Roosevelt, lo conobbe in quell'occasione ed ebbe a sperimentare la sua straordinaria umanità, capacità di educatore e accoglienza. Pur alle prese con insegnanti a volte ideologizzati e di sinistra, il sacerdote riuscì ad aprire un dialogo e a condividere slanci e generosità di quel gruppo. Fino a incontrarli a viso aperto in una taverna con davanti un uovo sodo e un bicchiere di vino. Fino ad accompagnarli nelle prime lotte sindacali per i diritti dei lavoratori del Roosevelt. Raffaele e Puglisi rimasero in stretto contatto e anni e anni dopo si ritrovarono al liceo classico Vittorio Emanuele II: lui preside, l'altro insegnante di religione. Fino al 15 settembre del 1993. Ecco un articolo dell'ex preside che rievoca gli anni del Roosevelt.
venerdì 4 settembre 2015
PROCESSIONI, FESTE E FUNERALI: DECALOGO ANTIMAFIA DEI VESCOVI CALABRESI
"Una proposta seria per passare dalle parole ai fatti nella lotta alla criminalità": il neo-presidente dei vescovi calabresi, mons. Vincenzo Bertolone, ha definito così il documento "Per una nuova evangelizzazione della pietà popolare" elaborato per mettere un freno a infiltrazioni criminali nel cuore dei riti cristiani. Si tratta di una svolta epocale che è auspicabile che venga recepita anche dalle altre chiese locali a partire da quella siciliana.
Mons. Vincenzo Bertolone, presidente dei vescovi calabresi |
giovedì 3 settembre 2015
IL BLOG DI PADRE PUGLISI COMPIE UN ANNO. ECCO L'INDICE DEI SUOI SCRITTI PUBBLICATI
- Un anno fa nasceva il blog dedicato a padre Pino Puglisi: in poco tempo è diventato il principale punto di riferimento su internet per quanti vogliano approfondire la vita del sacerdote-martire ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993 e il valore del suo insegnamento. Oggi il blog ospita circa 150 articoli, foto e video e ha avuto oltre 34 mila visualizzazioni con notevoli contatti pure dall’estero (Stati Uniti, Francia, Spagna, Israele). Di pari passo anche la pagina su Facebook collegata al blog (Beato Giuseppe Puglisi) ha superato i 3.500 Mi Piace.
mercoledì 2 settembre 2015
INIZIATIVA A ROMA IL 15 SETTEMBRE IN MEMORIA DI PADRE PINO PUGLISI
Chi era davvero don Pino Puglisi? Che significato ha per la Chiesa
cattolica la sua beatificazione come martire? Qual è il modello di azione
pastorale che la comunità cristiana deve tenere presente per onorarne davvero
la memoria? Cercherà di rispondere a queste domande una iniziativa che si terrà
a Roma per commemorare l’anniversario dell’omicidio di don Puglisi, ucciso
dalla mafia sotto casa a Brancaccio il 15 settembre del 1993.
Proprio la sera del 15 settembre prossimo, a 22 anni dall’agguato, la
Comunità di Sant’Egidio e la parrocchia di San Frumenzio (via Cavriglia 8,
Roma) hanno organizzato un momento di riflessione su “Don Pino Puglisi:
misericordia e martirio”.
domenica 23 agosto 2015
DOCUMENTI/FUNERALI DEL BOSS, L'ARTICOLO DI CONDANNA DELL'OSSERVATORE ROMANO
L'Osservatore Romano ha ricordato la ferma presa di posizione contro la mafia di Papa Bergoglio |
Massima prudenza e discernimento perché il funerale non sia strumentalizzato e non diventi "uno scandalo". Sulla polemica per le esequie del patriarca della famiglia Casamonica a Roma interviene l'Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano. E, in maniera molto significativa, affida il giudizio sulla vicenda a una intervista con monsignor Vincenzo Bertolone, postulatore della causa per il riconoscimento del martirio di padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia. L'articolo ricorda anche la ferma presa di posizione di Papa Bergoglio a Sibari, dove ha ricordato che gli appartenenti a organizzazioni criminali sono scomunicati, concludendo che con questi pronunciamenti "non ci sono zone d'ombra". Ribadita anche l'incompatibilità tra mafia e Vangelo. Nel corso dell'articolo si riportano anche dichiarazioni nette di condanna sull'episodio di don Luigi Ciotti e di monsignor Giancarlo Bregantini, ricordando come stiano venendo fuori pesanti responsabilità da parte delle istituzioni civili.
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