Don Pino Puglisi, la prima vittima della mafia a diventare beato in quanto martire, fu ucciso nel 1993 sotto casa, in piazzale Anita Garibaldi. Era il giorno del suo 56° compleanno. I processi penali e la causa di beatificazione hanno messo in luce un movente ben preciso: la sua colpa fu di essere un grande evangelizzatore e un educatore dei giovani. La mafia ebbe paura del fatto che «si portava i picciriddi cu iddu» (i bambini con lui) e «predicava tutta a iurnata» (predicava tutto il giorno). Parole del boss Leoluca Bagarella, riferite da collaboratori di giustizia.
venerdì 1 maggio 2020
mercoledì 11 dicembre 2019
Ficarra e Picone, il vero messaggio del Natale
di Francesco Deliziosi
"Dio ama sempre tramite qualcuno": potrebbe essere questa famosa frase di padre Pino Puglisi la morale per comprendere il messaggio di Natale (del vero Natale) che vogliono lanciarci Salvo Ficarra e Valentino Picone col loro nuovo film, nelle sale dal 12 dicembre. E' il loro primo "cinepattone", cioè il primo film natalizio, il primo film girato all'estero (in Marocco) e con un budget superiore al consueto (alle spalle c'è Medusa che produce con Attilio De Razza/Tramp Limited). Ma Ficarra e Picone non hanno rinunciato in "Il primo Natale" alla loro cifra stilistica e al loro carisma: si ride tanto, c'è la Sicilia che fa capolino da tantissime parti, c'è l'attualità e la satira politica (il dramma dei migranti).
martedì 22 ottobre 2019
Lorefice: la Chiesa si faccia contagiare da don Pino
«Pino Puglisi è figlio e ministro della Chiesa che profuma di Vangelo». È a lui che devono guardare tutti gli educatori, che in modi diversi operano all’interno della Chiesa e nella società. Lo dice l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, durante l’omelia della celebrazione in Cattedrale, nel giorno della memoria liturgica del beato Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 e per questo martire. Lo fa davanti a un’assemblea composta soprattutto da catechisti e docenti di religione di tutta la diocesi.
venerdì 13 settembre 2019
26° anniversario del delitto Puglisi: il programma completo
Ecco il programma completo delle manifestazioni per il 26° anniversario dell'omicidio di don Pino Puglisi.
lunedì 22 luglio 2019
A Godrano nasce un museo per don Pino
L’aveva definita «l’esperienza parrocchiale più bella della sua vita». Quella che il Beato padre Pino Puglisi - ucciso da Cosa Nostra il 15 settembre 1993 - aveva vissuto nella chiesa di Godrano dal 1° ottobre 1970 al 31 luglio 1978. Ed è proprio nel paese ai piedi della Rocca Busambra che il prossimo 3 settembre alle 17,30 verrà inaugurato un museo interamente dedicato al prete che con la parola e l’educazione alla legalità aveva sfidato Cosa Nostra.
martedì 16 luglio 2019
Lorefice: la nuova peste è la politica che crea odio e barriere
La Chiesa di Rosalia e di don Pino Puglisi è la chiesa dell'accoglienza, che dice no all'indifferenza. Una Chiesa per cui è inaccettabile la logica del "si salvi chi può" e del "prima noi!". Nell'intervento dell'arcivescovo Corrado Lorefice a piazza Marina un memorabile monito per i nostri tempi scossi dall'odio e dalla violenza, in cui la politica si è intorbidita. Non a caso vengono ricordati invece Moro e Berlinguer. Da leggere e meditare
Corrado Lorefice Arcivescovo Metropolita di Palermo FESTINO DI S. ROSALIA Discorso alla città
Piazza Marina – 15 luglio 2019
Piazza Marina – 15 luglio 2019
Care Palermitane, Cari Palermitani,
siamo di nuovo qui in piazza, stasera, attorno a Rosalia, in un anno e in un tempo segnati dall’inquietudine e dall’emergenza. Vicinissimi, insomma, alle sensazioni tipiche dell’evento catastrofico nel quale la nostra Santa si mostrò, quattrocento anni or sono, propiziatrice di salvezza. Era la peste allora – per lei e per Palermo – a rappresentare la sorgente di uno smarrimento, di una disperazione che il saponaro Vincenzo Bonelli rese simbolicamente con il proprio desiderio di morte dopo la perdita della giovane moglie.
Anche noi arriviamo qui stasera provati, portandoci nel cuore un senso di oppressione per le vicende della nostra terra, dell’Italia, del mondo tutto. La catastrofe contemporanea non è quella di un’epidemia contagiosa ma di un diluvio opprimente, che sommerge e affoga: il diluvio della costruzione da parte dell’uomo di un sistema economico planetario che schiaccia i poveri e ferisce la natura; [il diluvio] di un gioco di relazioni segnate dalla separatezza, dalla diffidenza, dall’esclusione del diverso, dell’altro, comunque lo si voglia configurare; [il diluvio] di una Chiesa che fatica a sintonizzarsi sulla linea d’onda del Vangelo, trasmessaci dal Santo Padre e contrastata da messaggi e comportamenti divisivi e aspramente aggressivi.
mercoledì 3 luglio 2019
Il libro di Lorefice: don Puglisi maestro di libertà
Giovedì 4 luglio 2019, alle ore 19, nei locali della parrocchia di San Gaetano a Brancaccio, presentazione del libro “Siate figli liberi! Alla maniera di Pino Puglisi” di mons. Corrado Lorefice, San Paolo Edizioni. Intervengono padre Antonio Spadaro, sj direttore de “La Civiltà cattolica”, don Vito Impellizzeri, docente della Facoltà teologica di Sicilia e Valentina Casella della Comunità parrocchiale di San Gaetano. Modera lo scrittore Vincenzo Ceruso. Sarà presente l’Arcivescovo. Pubblichiamo la recensione del volume scritta dal giornalista Francesco Deliziosi per Poliedro, mensile della diocesi di Palermo, di giugno 2019. Deliziosi, allievo e amico di don Pino, è anche autore della biografia "Don Puglisi - il prete che fece tremare la mafia con un sorriso" e della raccolta degli scritti "Don Pino Puglisi - Se ognuno fa qualcosa si può fare molto", entrambi pubblicati da Rizzoli.
Mons. Corrado Lorefice e il giornalista Francesco Deliziosi |
lunedì 10 giugno 2019
DON PUGLISI FA STUDIARE ANCORA I RAGAZZINI GRAZIE A UN LIBRO
Don
Pino Puglisi aveva una grande passione per l'insegnamento e una delle sue
più grandi battaglie a Brancaccio fu quella per ottenere la scuola
media visto che il quartiere, ai suoi tempi, era l'unico della città
a esserne sprovvisto. "L'ignoranza – diceva ai ragazzini del
centro Padre Nostro – conviene a chi vuole che l'illegalità
continui". E al liceo classico Vittorio Emanuele II don Pino
insegnò dal 1978 al 1993, quando fu ucciso.
Per
ricordare non solo la sua fede e il suo coraggio ma anche il suo
carisma di educatore e insegnante, il giornalista Francesco Deliziosi
ha deciso di devolvere i diritti d'autore del suo libro "Se
ognuno fa qualcosa si può fare molto" all'Associazione Parco
del Sole: si tratta infatti di un gruppo di volontari che nel
quartiere Albergheria, nel cuore del centro storico di Palermo, si
rivolgono soprattutto ai ragazzi con una serie di iniziative
educative e didattiche.
domenica 14 aprile 2019
La Lezione di don Puglisi: ascolto, comunità, felicità
A Brancaccio, nella scuola che è stata dedicata al sacerdote martire, si è tenuta l’ultima giornata del convegno promosso dagli Uffici nazionali di Scuola e Irc. Ecco un resoconto dell'iniziativa in un articolo pubblicato su Avvenire l'11 aprile 2019
giovedì 11 aprile 2019
OMAGGIO A DON PINO DAI PROF DI RELIGIONE DI TUTTA ITALIA
Da sinistra Ernesto Diaco, don Daniele Saottini, Francesco Deliziosi |
La spiritualità e la pedagogia del beato Pino Puglisi fanno scuola nella Chiesa italiana. Oltre duecento direttori diocesani e regionali degli Uffici per la pastorale della scuola e dell'Insegnamento per la religione cattolica sono in città sulle orme del sacerdote ucciso dalla mafia nel 1993, per confrontarsi sulla responsabilità educativa nel cambiamento d’epoca, ispirandosi proprio a una frase di padre Puglisi che lottò per garantire a tutti i ragazzi il diritto all’istruzione e alla formazione: «Non c’era neanche la scuola media».
martedì 2 aprile 2019
Insegnanti di religione da tutta Italia riuniti a Palermo per don Puglisi
Da tutta Italia a Palermo per ricordare don Pino Puglisi insegnante di religione e educatore dei giovani. Si rinnova così l’appuntamento con il Convegno nazionale dei direttori diocesani e regionali degli Uffici per la pastorale della scuola e l’IRC (insegnamento della religione cattolica): quest'anno è in programma a Palermo da lunedì 8 a mercoledì 10 aprile 2019 sul tema: “Non c’era neanche la scuola media”-La responsabilità educativa nel cambiamento d’epoca.
domenica 31 marzo 2019
DON PINO RICORDATO ANCHE NEL MANTOVANO
Un momento di riflessione
sul martirio di don Pino Puglisi anche in Lombardia. "Santi e
risorti": questo infatti il tema scelto a Suzzara (provincia di
Mantova) per il percorso della Quaresima 2019. Una serie di incontri
su personalità esemplari della dedizione cristiana all'amore del
prossimo fino all'estremo sacrificio. Il percorso, coordinato da
monsignor Paolo Gibelli, coinvolge varie parrocchie della zona ed è
presentato in un programma che si apre con questa frase: "Ciascun
santo è un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di
Gesù Cristo e dona al suo popolo" (Gaudete et Exsultate 21).
L'incontro conclusivo, venerdì 5 aprile alle 21 (alla parrocchia
Santa Famiglia di Suzzara in via Papa Giovanni XXIII, n.2) sarà
dedicato al sacerdote-martire ucciso dalla mafia il 15 settembre del
1993 e beatificato il 25 maggio 2013.
lunedì 4 marzo 2019
Si è spento Gaetano Puglisi
Il ricordo del fratello maggiore di don Pino, morto il 31 gennaio scorso, in questo articolo di una cara amica. Proprio oggi (4 marzo) avrebbe compiuto 88 anni
Maria Gabriella Ricotta
Il 31 gennaio scorso si è spento nella sua casa di Castelvetrano, Gaetano Puglisi, fratello maggiore del Beato Pino Puglisi. Aveva 87 anni. I funerali sono stati celebrati nella Chiesa Madre di Castelvetrano dal Vescovo di Mazzara del Vallo Domenico Mogavero, di fronte a numerosi amici e conoscenti.
Ma chi era Gaetano Puglisi? Tutti lo conoscevano come il fratello di Don Pino, ma per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o di sentirlo parlare di lui, della sua famiglia o di suo fratello, era un uomo semplice e vero, testimone e al contempo protagonista discreto, insieme alla sua famiglia, di una storia straordinaria.
Lorefice: fuori mafiosi e massoni dalle confraternite
Fuori i malavitosi, i mafiosi e i massoni dalle Confraternite della Chiesa: è il monito dell'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che ha pubblicato un decreto in cui stabilisce che non possono fare parte delle confraternita coloro che si sono macchiati di reati di stampo mafioso, che appartengono ad associazioni segrete contrarie ai valori evangelici, come la massoneria, così pure i condannati "per delitti non colposi con sentenza passata in giudicato".
"I confrati che siano interessati da provvedimenti cautelari restrittivi della libertà personale, decadono dalla loro condizione di confrate - si legge nel decreto -, fino all’accertamento giudiziario della loro condizione".
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