La tomba di don Puglisi in cattedrale a Palermo |
venerdì 7 maggio 2021
giovedì 6 maggio 2021
Livatino martire: odiato dalla mafia anche per la sua fede
di Francesco Deliziosi
Rosario Livatino è il primo magistrato a essere proclamato Beato e la seconda vittima della mafia, dopo don Pino Puglisi, a diventare un martire della cattolicità. Bastano queste due indicazioni perchè anche i più distratti lettori percepiscano che un pezzo di storia ci sta passando sotto gli occhi. Quale è il significato della beatificazione di domenica 9 maggio ad Agrigento? Come si è arrivati a questa decisione? E' la forzatura di una Chiesa che va in cerca dei propri eroi antimafia o si inserisce in un percorso più ampio di maturazione ecclesiale di cui anche gli osservatori laici dovranno tenere conto?
giovedì 22 aprile 2021
ll settimo colpo (Catarsi di Livatino, un eroe dei nostri tempi)
di Pina D’Alatri
Un testo intenso di grande spessore morale, ricco di pathos, cosparso del sale della saggezza, illuminato dalla “Parola” di Cristo che risuona in eterno (“Vi mando come pecore in mezzo ai lupi”), la recente opera dello scrittore e avvocato Michele Barbera (“Nessun uomo è luce a se stesso”, Il martirio di Rosario Angelo Livatino in odium fidei et iustitiae, Gianmarco Aulino Editore, Sciacca 2020 pagg. 142).
mercoledì 21 aprile 2021
La nuova intercettazione: per la mafia don Pino scomodo anche da morto
di Francesco Deliziosi
Padre Pino Puglisi continua a essere una spina nel fianco per la mafia a quasi 28 anni di distanza dall'omicidio. Tanto che persino la beatificazione del sacerdote provoca rabbia, la proclamazione del suo martirio da parte della Chiesa viene pesantemente criticata.
domenica 7 marzo 2021
Se ognuno fa qualcosa, si può fare molto
di Francesco Deliziosi
Nei giorni delle minacce, padre Pino Puglisi si trovò al tavolo di una pizzeria con i suoi collaboratori. La paura si toccava con mano dopo gli attentati. A fine giugno 1993 erano state incendiate nella stessa notte le porte di casa di tre volontari del Comitato intercondominiale di Brancaccio.
domenica 17 gennaio 2021
Mafia, una lotta infinita. In nome di don Pino Puglisi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo di Stefano Bardi su don Pino Puglisi.
L'autore, nato a Chiaravalle (Ancona), operatore socio sanitario dal 2016, è appassionato fin dalla giovane età di letteratura e scrittura, da lui ritenute cure per il corpo e la mente. Tali interessi gli permettono di collaborare alla Rivista di Poesia e Critica Letteraria "Euterpe", al settimanale di politica, cultura e attualità Il SudEst (dal 2015 al 2020), al giornale online di attualità e cultura Tellusfolio, alla rivista online di cultura Lo Specchio (dal 2018 al 2020), al settimanale d'informazione della Diocesi di Jesi Voce della Vallesina, a blog poetico-culturali e a eventi culturali.
di Stefano Bardi
martedì 12 gennaio 2021
Livatino sarà beato come martire: ecco perché non è una forzatura
di Francesco Deliziosi
Il giudice Rosario Livatino sarà proclamato beato. La Congregazione vaticana per le Cause dei Santi è arrivata a questa conclusione e Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto. La motivazione della beatificazione sarà la stessa di don Pino Puglisi: il magistrato è stato ucciso "in odium fidei". Per far tacere la sua fede. Come il sacerdote, diventerà quindi un martire della Chiesa cattolica.
La causa di beatificazione è passata attraverso la raccolta degli scritti di Livatino, delle testimonianze di familiari e amici, l'esame di interventi e comportamenti del magistrato ucciso dalla mafia nel 1990. Dopo la fase diocesana ad Agrigento, in cui il postulatore è stato don Giuseppe Livatino, l'incartamento è passato in Vaticano dove l'iter è stato curato e portato a termine da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro. E' lo stesso postulatore che ha completato la causa di don Pino Puglisi.
mercoledì 21 ottobre 2020
21 ottobre memoria liturgica di don Pino: ecco le letture
Il 21 ottobre ricorre nel calendario della Chiesa cattolica la memoria liturgica del Beato padre Pino Puglisi, proclamato martire il 25 maggio 2013. Si tratta della ricorrenza del Battesimo di Padre Puglisi (avvenuto nella chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, dove è stata affissa una lapide in ricordo). Non era possibile, infatti, scegliere la data del 15 settembre, giorno del martirio e del compleanno del sacerdote palermitano, poiché la Chiesa celebra, in quella circostanza, la memoria della Vergine Addolorata.
Anche in tutte le parrocchie, chiese e rettorie dell’Arcidiocesi verrà celebrata la Memoria obbligatoria, secondo lo schema riportato qui sotto. Per la liturgia delle ore è stato scelto un brano in cui padre Puglisi riflette sulla testimonianza cristiana della fede: da questa al martirio "il passo è breve".lunedì 5 ottobre 2020
Un audiolibro per ricordare don Pino e le sue parole
Nella sede della Caritas Italiana a Roma è stato presentato lunedì 5 ottobre il nuovo audiolibro della collana Phonostorie, intitolato “Me l'aspettavo!”, su testi di padre Pino Puglisi, prodotto dalla Rete Europea Risorse Umane (Rerum) in collaborazione con la stessa Caritas. Si tratta di un importante supporto per approfondire il pensiero del parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993, da utilizzare nelle scuole o per attività nelle parrocchie e con le associazioni, oltre che prezioso aiuto per le persone non vedenti.
L'audiolibro, che sarà presentato il 21 ottobre anche a Palermo, si avvale di una introduzione, firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo definisce “mite pastore di Brancaccio, amico dei poveri e dei diseredati, che indicava un orizzonte destabilizzante per gli interessi della mafia: la speranza. Strappava così i giovani dal giogo delle cosche e della droga, insegnava l’autentica amicizia e la non violenza, predicava che una società diversa, più giusta e più solidale, era possibile. Per questo i mafiosi decisero di ucciderlo”. La Repubblica Italiana lo ha quindi iscritto tra i suoi eroi civili, morti per affermare i valori costituzionali della solidarietà e della legalità.
giovedì 10 settembre 2020
Un esorcista rivela: Borsellino e don Puglisi davano fastidio pure a Satana
Un esorcista rivela: Borsellino dava fastidio pure a Satana. E' una delle rivelazioni contenute nel nuovo libro del vaticanista Fabio Marchese Ragona. E si parla anche di don Pino Puglisi e del giudice Livatino
domenica 6 settembre 2020
Le manifestazioni a 27 anni dall'omicidio
Il 15 settembre del 1993 veniva ucciso dalla mafia don Pino Puglisi. A 27 anni dal delitto la Diocesi di Palermo e il Centro di accoglienza Padre Nostro, nonostante i problemi legati al Covid, hanno voluto comunque organizzare un cartellone di appuntamenti per fare memoria del suo sacrificio. Tutte le iniziative verranno allestite nel rispetto delle norme di sicurezza e dovranno essere osservate le regole sul distanziamento anche per la celebrazione in cattedrale martedì 15 settembre, quando alle 18 mons. Corrado Lorefice celebrerà la messa. Ecco il dettaglio delle manifestazioni.
sabato 11 luglio 2020
Da sconosciuto prete di periferia agli altari
domenica 14 giugno 2020
Patronaggio: la lezione di don Pino, ridare dignità alle persone oppresse dalla mafia
In una importante intervista di approfondimento all'Osservatore Romano, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio (che condusse le indagini sull'omicidio di don Pino insieme con il collega Lorenzo Matassa) analizza la lezione del sacerdote: ridare dignità alle persone è la migliore lotta contro la mafia. E parla anche di un suo incontro con Papa Francesco. Ecco il testo
venerdì 22 maggio 2020
Padre Puglisi voleva una via intitolata a Falcone e Borsellino
Per gentile concessione della casa editrice Rizzoli, pubblichiamo un brano del libro "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto", dedicato al ricordo che don Pino Puglisi volle organizzare nel '93 per Falcone e Borsellino, arrivando a proporre di intitolare ai due magistrati una strada di Brancaccio. Don Puglisi partecipò anche ai funerali delle vittime della stagione delle stragi nel '92 e portò i suoi ragazzi in via Notarbartolo al lunghissimo corteo che si organizzò un mese dopo il massacro di Capaci. Per lui i due magistrati erano un esempio da tenere sempre vivo nel cuore.