Il carisma di educatore dei giovani, il metodo preventivo, l'allegria, il rifiuto dei titoli ecclesiali...tanti i punti di contatto tra Don Bosco e Don Pino Puglisi che celebrò la prima messa proprio nella chiesa intitolata a San Giovanni Bosco in via Messina Marine 259 a Palermo. La famiglia all'epoca abitava in quella strada al numero 109, è la chiesa dove il giovane Pino trascorse gli anni dell'adolescenza fino alla vocazione che avvertì a 15 anni. Domenica 20 marzo 2022 si è tenuto un incontro di approfondimento su questi temi. Il parroco don Giuseppe Calderone ha introdotto il momento di riflessione, condotto dal giornalista Francesco Deliziosi, ex allievo, amico e biografo del sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993.
martedì 22 marzo 2022
lunedì 15 novembre 2021
E' NATO IL CENTRO DIOCESANO PER DON PUGLISI
domenica 19 settembre 2021
Lorefice: ricordare don Puglisi facendo le sue stesse scelte pastorali
"Trafitto con il Trafitto": così ha definito don Corrado Lorefice il Beato Giuseppe Puglisi, trafitto come Gesù sulla Croce. Guardando alla Croce, è possibile assumere diversi atteggiamenti: si può stare seduti, si può passare oltre, disprezzando, si può anche essere indifferenti; ma si può anche stare accanto, in piedi: “Stavano in piedi accanto (parà) alla Croce”. “Stare” è inoltre contrapposto a “cadere”, evocando così la capacità di resistenza. Questo è il messaggio offerto dall’Arcivescovo di Palermo durante le Celebrazione eucaristica nella Chiesa Cattedrale per fare memoria del martirio del Beato, presbitero della Chiesa palermitana, parroco di San Gaetano, nel quartiere di Brancaccio, ucciso dalla mafia la sera del 15 settembre del 1993. Con l’Arcivescovo e gli altri fedeli in cattedrale c'erano la comunità parrocchiale di San Gaetano con il parroco Don Maurizio Francoforte.
domenica 12 settembre 2021
La Chiesa calabrese: purifichiamoci dalla 'ndrangheta
Mons. Vincenzo Bertolone
In occasione del 15 settembre 2021, anniversario dell’uccisione di don Pino Puglisi le Chiese calabresi pubblicano un nuovo testo di Linee-guida, redatte collegialmente dai Vescovi e promulgate in continuità con la Nota pastorale sulla ’ndrangheta (Natale 2014), a suo tempo seguita dai precisi Orientamenti sulla purificazione della pietà popolare, affidati ai Pastori per tradurli in norme per la propria diocesi (2015).
giovedì 9 settembre 2021
DON PINO, UCCISO 28 ANNI FA: LE INIZIATIVE PER FARE MEMORIA
La memoria del sacrificio di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993, non si spegne. Nonostante il secondo anno di pandemia e la zona gialla della Sicilia, nella ricorrenza del 28° anniversario del martirio del Beato, la Diocesi di Palermo e il Centro di Accoglienza Padre Nostro hanno preparato diverse iniziative. Gli organizzatori raccomandano il rispetto delle regole del distanziamento, dell'igiene e l'uso delle mascherine. Ecco il programma in dettaglio.
mercoledì 4 agosto 2021
La colpa di Puglisi: portare il Vangelo in periferia
Don Puglisi nel maneggio di amici a Godrano
In questo articolo dello scrittore Vincenzo Ceruso, pubblicato su Aggiornamenti sociali, l'itinerario umano ed ecclesiale che fanno di don Pino Puglisi un simbolo della resistenza non violenta nella lotta alla mafia: "Puglisi - spiega acutamente - non voleva fare della sua parrocchia un baluardo antimafia, una specie di fortino degli onesti in un territorio ostile. Senza rinunciare alla denuncia su quanto c’era da cambiare, il suo scopo era edificare una comunità che sapesse coniugare vita spirituale e azione sociale. Il suo stile era la simpatia, l’incontro, l’interesse per tutto quanto riguardava la vita della gente. In quest’ottica, in questa estroversione della comunità ecclesiale che sapeva farsi carico anche dei problemi della società civile, trovano spiegazione le iniziative sociali di padre Puglisi".
lunedì 19 luglio 2021
Pennisi: in Livatino sintesi tra diritto e religione
Rosario Livatino |
Mons. Michele Pennisi
Arcivescovo di Monreale
In un documento del secondo secolo la “Didachè” i cristiani sono invitati a contemplare il volto dei santi e a nutrirsi dei loro insegnamenti. Il Beato Rosario Livatino è forse la più bella figura di laico cristiano impegnato tra le vittime della mafia siciliana, che all’integrità della fede cattolica, ha associato una fedeltà che si è fatta impegno civico e sociale fino al martirio. Egli ha raggiunto la santità attraverso una vita di impegno civile e professionale, tipicamente laicale.
mercoledì 14 luglio 2021
All'Isola d'Elba l'omaggio dei giovani per don Puglisi
La professoressa Roberta Di Maria è una insegnante palermitana che dal 2015 si è trasferita all'Isola d'Elba e insegna presso la Scuola secondaria di I grado "Giosuè Carducci" di Porto Azzurro. Circa due anni fa è stato avviato con gli alunni un percorso di approfondimento sui temi della legalità, che ha portato alla preparazione e alla stesura del testo di un libro a cura delle classi terze. Tra le varie vicende e vittime della mafia, in particolare, viene ricordato nei primi racconti don Pino Puglisi, ucciso il 15 settembre del 1993 a Brancaccio. Il libro è stato presentato nell'istituto il 29 giugno 2021. Ecco un articolo che riassume il senso della splendida iniziativa che spicca per un grande valore educativo per le nuove generazioni.
mercoledì 7 luglio 2021
500 mila visualizzazioni per questo blog: senza confini il fascino di don Pino Puglisi
Il Vangelo, la mafia, le periferie. Raccogliere memorie e testimonianze, riflettere sul cammino della Chiesa e della società civile. Attraverso la vita di padre Pino Puglisi - 3P, un uomo dalla fede incrollabile e un maestro di spiritualità, un educatore dei giovani e un punto di riferimento per le famiglie. Ma anche un prete di frontiera che, per non tradire la fedeltà a Cristo e al Vangelo, seppe portare avanti le sue scelte in un territorio dominato dalla mafia. Fino all’estremo sacrificio.
Il 25 maggio del 2013 la Chiesa lo ha riconosciuto come martire e proclamato beato. Poco dopo è nato questo blog, una iniziativa partita dal basso, non ufficiale, che si è alimentata di contributi e ricordi di amici e devoti, di foto e video, di iniziative e analisi. Centinaia di articoli che ogni giorno vengono consultati e condivisi. Arrivando a 500 mila visualizzazioni. Cioè mezzo milione di visite: accessi via Internet dall'Italia ma anche dagli Stati Uniti, dalla Germania, dal Brasile, da Israele e tanti altri Paesi. Ringraziamo tutti per un traguardo inimmaginabile e che conferma come il fascino della figura di padre Pino non abbia confini.
domenica 27 giugno 2021
Un libro che sembra scritto da don Pino Puglisi
Alla Bottega dei Saperi e dei sapori, Piazza Castelnuovo, negozio di Libera a Palermo, si è tenuto un incontro dialogo sul libro "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" (Rizzoli), con le riflessioni di don Pino Puglisi con l'autore, il caporedattore del Giornale di Sicilia Francesco Deliziosi e Gregorio Porcaro, responsabile di Libera per la Sicilia.
Gregorio Porcaro |
"E’ come se padre Puglisi stesso avesse scritto un libro - dice Deliziosi - Il volume raccoglie infatti i suo scritti più significativi, le sue riflessioni, molte inedite. Ho raccolto tutto questo materiale, con una serie di testimonianze per riflettere su Padre Puglisi alla vigilia della visita di Papa Francesco a Palermo. E' un lavoro che regala molti spunti per sapere chi fosse in realtà Padre Puglisi, con omelie, lettere e appunti. Un punto di partenza per scoprire il mondo di padre Puglisi con uno strumento che prima non c’era".
Nella prefazione l'arcivescovo di Palermo, don Corrado Lorefice consiglia la lettura a tutto il clero "di un volume prezioso"
Ecco il servizio in onda su Tgs
Pignatone: le denunce dei Papi bruciano per la mafia
Giovanni Paolo II con padre Pino Puglisi |
“Poverino che era... A parte quella ‘sbrasata’ fatta ad Agrigento, pesante verso tutti i siciliani…”. Le parole sono quelle di un capo clan siciliano, intercettate nel 2005. Erano i giorni in cui in mondovisione venivano trasmesse le immagini dei funerali di Giovanni Paolo II. La “sbrasata” (in gergo la “sparata”), era il vigoroso appello – “Mafiosi, convertitevi!” – lanciato dal Papa polacco nel 1993 nella Valle dei Templi di Agrigento. Un segno che quella denuncia non finì al vento, ma dopo dieci anni bruciava ancora nell’animo dei mafiosi.
Puglisi, Livatino, Spoto: 3 martiri siciliani dono di Dio
CATANZARO L’esempio dei martiri della fede e della giustizia come un richiamo a fare il proprio dovere e la propria parte avendo come stelle polari e morali i valori dell’onestà, della legalità, della solidarietà, dell’impegno sociale e civile, perché è nella normalità, fondata su questi valori, che si racchiude la santità. È questo il messaggio emerso dal convegno promosso dal Centro per gli studi etici, sociali, giuridici e religiosi dell’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace guidata da monsignor Vincenzo Bertolone, convegno tenuto nella Basilica dell’Immacolata del capoluogo. “Il secolo dei nuovi martiri”, il titolo del dibattito che ha acceso i riflettori su tre grandissime figure di beati, Don Pino Puglisi, padre Francesco Spoto e il giudice Rosario Livatino, martiri della fede e della giustizia, raccontati nella forza della loro testimonianza da autorevoli interventi, moderati da Saverio Candelieri, dirigente scolastico nell’Iis “Ferrari” di Chiaravalle Centrale, Il convegno è stato a tutti gli effetti anche il “battesimo” del Centro studi, le cui finalità sono state illustrate da Luigi Mariano Guzzo, docente di storia del diritto canonico e dei bene ecclesiastici dell’Umg di Catanzaro: «Il Centro – ha spiegato Guzzo – nasce dalla volontà dell’arcivescovo Bertolone che intende contribuire al rilancio e allo sviluppo del territorio a partire da forti basi spirituali».
venerdì 7 maggio 2021
Un murale di 9 metri per don Pino nella piazza dove venne ucciso
Murales a Palermo per colorare la città e non dimenticare. Un progetto d’arte contemporanea che consiste in un "programma di interventi urbani". Sono diversi in questi giorni i murales che campeggiano in diverse strade di Palermo e che raffigurano personaggi simbolo della città come Giovanni Falcone o padre Pino Puglisi, uccisi entrambi dalla mafia.