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mercoledì 19 novembre 2014

PADRE PINO PUGLISI RACCONTATO DA CHI LO HA CONOSCIUTO PER 23 ANNI: AGOSTINA AIELLO

Padre Pino Puglisi con Agostina Aiello in una foto di fine anni Settanta

Dal 1971 al 1993 un rapporto di collaborazione umano e professionale unico ha legato padre Pino Puglisi con l'assistente sociale missionaria Agostina Aiello. Dai tempi di Godrano agli anni del Centro diocesano vocazioni alle drammatiche esperienze di Brancaccio. Dopo il delitto, Agostina ha coordinato il lavoro di ricerca e documentazione che ha dato vita all'Archivio Don Giuseppe Puglisi di via Matteo Bonello a Palermo. Ecco in questo scritto di Agostina il racconto della sua preziosa esperienza.



RICORDA; RACCONTA,CAMMINA
di Agostina Aiello

Ringrazio sentitamente chi mi ha proposto di offrire la mia testimonianza sulla lunga esperienza di servizio vissuto e condiviso con il Servo di Dio don Giuseppe Puglisi. Confesso che ho provato difficoltà nel "fare memoria" di una vasta quantità di eventi e di esperienze, ma, soprattutto, non mi è stato facile "selezionare" e scegliere.

sabato 22 aprile 2017

IL PAPA RICORDA I MARTIRI, UNA PREGHIERA ANCHE PER PADRE PUGLISI

Agostina Aiello e Papa Bergoglio


22 aprile 2017: commossa cerimonia per iniziativa della comunità di Sant'Egidio in ricordo dei martiri a Roma, nella chiesa di San Bartolomeo all'Isola Tiberina. Il Papa ha ricordato le tante stragi di migranti e ha reso omaggio a chi ha sacrificato la vita per non rinnegare la propria fede, tra cui padre Puglisi e mons. Romero



martedì 25 novembre 2014

I GENITORI DI PADRE PUGLISI: COME NACQUE LA SUA VOCAZIONE

Attraverso la storia dei genitori, un viaggio nell’infanzia di 3P che nacque nella parte più povera di Brancaccio, gli “Stati Uniti”. Per capire meglio la sua formazione e come sbocciò la vocazione di sacerdote. L’importante influsso della madre Giuseppina con la sua grande devozione mariana.
Carmelo Puglisi e la moglie Giuseppina Fana con i figli Gaetano, Nicola e (in primo piano) il piccolo Pino

martedì 22 marzo 2022

Don Pino Puglisi allievo di Don Bosco



 



Il carisma di educatore dei giovani, il metodo preventivo, l'allegria, il rifiuto dei titoli ecclesiali...tanti i punti di contatto tra Don Bosco e Don Pino Puglisi che celebrò la prima messa proprio nella chiesa intitolata a San Giovanni Bosco in via Messina Marine 259 a Palermo. La famiglia all'epoca abitava in quella strada al numero 109, è la chiesa dove il giovane Pino trascorse gli anni dell'adolescenza fino alla vocazione che avvertì a 15 anni. Domenica 20 marzo 2022 si è tenuto un incontro di approfondimento su questi temi. Il parroco don Giuseppe Calderone ha introdotto il momento di riflessione, condotto dal giornalista Francesco Deliziosi, ex allievo, amico e biografo del sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993.


domenica 5 ottobre 2014

PINO PUGLISI SEMINARISTA: L'AMORE PER GESU' FINO ALL'OLOCAUSTO DI SE'




Con questo secondo post completiamo il racconto degli anni di padre Puglisi in seminario (1953-1960). Sin dall'inizio fu evidente la sua scelta di dedizione totale a Dio. Per l’immaginetta-ricordo del suddiaconato, celebrato il 19 luglio del '59 nella chiesa di Santa Caterina, Pino scelse una parola impegnativa: "Accetta, o Signore, l'olocausto della mia vita" (non era lontana l'eco del processo di Norimberga e degli orrori nazisti). Altri compagni di classe preferirono la piu' anonima espressione "l'offerta della mia vita".

sabato 6 dicembre 2014

IL RISCATTO SOCIALE DEI POVERI: PADRE PUGLISI E IL CASO DELLO SCARICATORE


Padre Puglisi col cardinale Pappalardo che lo aiutò negli anni Settanta nella sua battaglia per i poveri dello Scaricatore

Aiutare i poveri non solo in modo materiale, con l'assistenza immediata, ma spingendo i bisognosi a ritrovare la loro dignità attraverso la conquista di una casa e di un lavoro. Non dare il pesce all'affamato ma insegnargli a pescare. 
Il post di oggi si collega al precedente (clicca qui) in cui abbiamo descritto la scelta di povertà di padre Pino Puglisi e il suo insegnamento sul bene-essere che si trasforma in un bene-avere, nella civiltà del consumismo sfrenato che trascura gli ultimi. Vedremo come 3P già negli anni giovanili applicò la sua pastorale di promozione umana ad un caso concreto, mostrando tutta la sua passione per il riscatto sociale degli emarginati. 

venerdì 13 settembre 2019

martedì 19 maggio 2015

25MILA VISUALIZZAZIONI PER IL BLOG DI PINO PUGLISI. ECCO L'INDICE DEI SUOI SCRITTI

Il blog che state leggendo ha superato le venticinquemila visualizzazioni. Nato appena nello scorso settembre, è presto diventato il principale punto di riferimento su internet per chi vuole approfondire o meditare sia sugli scritti di padre Pino Puglisi che sulle testimonianze degli amici che hanno accompagnato la "missione" del sacerdote-martire. Tra queste ultime quelle di Agostina Aiello, Parola Geraci, padre Gaspare Di Vincenzo. E altre ancora si aggiungeranno. Per gli scritti di 3P potete consultare l'indice di quanto pubblicato in questo post
cliccando qui

E inoltre ecco le relazioni pubblicate negli ultimi giorni
"Ecco come pregava Gesù" cliccate qui

Il Padre Nostro e la misericordia di Dio  cliccate qui

Siate innamorati di Gesù  cliccate qui

Scoprite nei vostri cuori la vocazione cliccate qui


Il 25 maggio sarà il secondo anniversario del riconoscimento del martirio di Pino Puglisi da parte della Chiesa. Uniamoci in preghiera per riuscire a seguire in pieno il suo esempio e perché Palermo e la Sicilia, col suo aiuto, sappiano estirpare la malapianta della mafia.

mercoledì 4 agosto 2021

La colpa di Puglisi: portare il Vangelo in periferia

Don Puglisi nel maneggio di amici a Godrano


In questo articolo dello scrittore Vincenzo Ceruso, pubblicato su Aggiornamenti sociali, l'itinerario umano ed ecclesiale che  fanno di don Pino Puglisi un simbolo della resistenza non violenta nella lotta alla mafia: "Puglisi - spiega acutamente - non voleva fare della sua parrocchia un baluardo antimafia, una specie di fortino degli onesti in un territorio ostile. Senza rinunciare alla denuncia su quanto c’era da cambiare, il suo scopo era edificare una comunità che sapesse coniugare vita spirituale e azione sociale. Il suo stile era la simpatia, l’incontro, l’interesse per tutto quanto riguardava la vita della gente. In quest’ottica, in questa estroversione della comunità ecclesiale che sapeva farsi carico anche dei problemi della società civile, trovano spiegazione le iniziative sociali di padre Puglisi".

lunedì 16 febbraio 2015

PAOLA GERACI: ECCO PERCHE' PADRE PINO PUGLISI ERA PER CRISTO A TEMPO PIENO

Il poster del Centro nazionale vocazioni utilizzato da padre Puglisi:
un orologio senza lancette e lo slogan "Per Cristo a tempo pieno"

Paola Geraci: una donna che ha consacrato la sua vita al Signore, medico e volontaria, impegnata nella Diocesi, con 10 anni di direzione spirituale con padre Pino Puglisi, il suo punto di riferimento. Il 16 settembre 1993 si trovò all'ospedale Buccheri La Ferla a lavare e comporre pietosamente la salma del sacerdote ucciso dalla mafia la sera prima. Come le donne e coloro che prepararono il corpo insanguinato di Cristo, deposto dalla Croce, per il sepolcro. Ecco la sua straordinaria testimonianza di quei momenti e poi, capitolo per capitolo, la descrizione del cuore dell'eredità di padre Pino. Egli era "per Cristo a tempo pieno", come si leggeva in un piccolo poster vocazionale che apprezzava tantissimo e raffigurava un orologio senza lancette. Anche per questo disse sì al suo vescovo che lo chiamò a Brancaccio: era il settimo sacerdote al quale veniva fatta la proposta....Ma Padre Pino ebbe sino alla fine la fede in un Dio che è Amore, che resta sempre con noi e che ci dà coraggio in ogni momento dell'esistenza, anche quelli più bui.
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mercoledì 18 febbraio 2015

APPELLO PER PADRE PUGLISI: SIA TRA I PATRONI DI PALERMO. PARTE LA CAMPAGNA DI ADESIONI



Il Beato Pino Puglisi sia inserito tra i patroni di Palermo. Dopo la beatificazione, da parte della Chiesa sarebbe un ulteriore passo avanti, un gesto simbolico per consegnare alle generazioni future un esempio concreto di santità. E poi pensate un po': per essere affiliati alle cosche si brucia l'immagine del patrono del luogo. Ce la farebbero i mafiosi a mantenere questo rito sacrilego con in mano una immagine di padre Puglisi sorridente? Con questo auspicio e questa provocazione si conclude questo straordinario e documentato saggio del professore Nicola Filippone, preside dell'istituto Don Bosco di Palermo e autore di numerose ricerche su padre Puglisi. Un contributo in esclusiva per il blog che state leggendo e per il quale lo ringraziamo di cuore. 
Il nostro blog e gli amici di padre Puglisi fanno proprio l'auspicio: la Chiesa dia un altro segnale e includa il caro 3P tra i patroni di Palermo. Chi vuole dare la sua adesione a questo appello può lasciare un commento qui sul blog o attraverso la pagina facebook "Beato Giuseppe Puglisi". 
(Francesco Deliziosi) 


di Nicola Filippone
preside dell'istituto Don Bosco - Palermo

sabato 27 settembre 2014

PADRE PUGLISI ATTRAVERSO LE SUE FRASI: PREGHIERA, PAURA, PERSONA, PAROLA



Avvicinarsi a 3P (Padre Pino Puglisi, come si faceva chiamare) direttamente attraverso le sue parole, da leggere e meditare con calma. E' questo il tema del post di oggi, in vista della domenica. E abbiamo scelto alcuni argomenti che cominciano proprio per "P": preghiera, paura, persona, parola. Le citazioni sono tratte dalle relazioni di Padre Pino per i "campi scuola" degli anni Ottanta con i suoi ragazzi. Ne viene fuori un quadro incisivo del taglio esistenziale del suo insegnamento. Chi siamo? Verso dove vogliamo che vada la nostra vita? Come ci rapportiamo con gli altri?

mercoledì 5 settembre 2018

SAVAGNONE: PUGLISI, IL PRETE CHE ASCOLTAVA LA GENTE. LA CHIESA SPESSO NON LO SA FARE

Da sinistra Giuseppe Savagnone, Giuseppe Castronovo, Francesco Deliziosi



Un libro che ridà voce a don Pino Puglisi, quella voce che i suoi assassini volevano spegnere. Ripercorrere i suoi scritti raccolti nel volume "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" è un modo per ravvivare la memoria e alla fine chiedersi: cosa posso fare io per essere degno del suo sacrificio?
E' la domanda che ha rivolto il professore Giuseppe Savagnone agli intervenuti alla presentazione del volume il 3 settembre scorso alla libreria Tantestorie di via Ariosto a Palermo. Era presente l'autore del libro, Francesco Deliziosi, il magistrato Nicola Aiello. Ha moderato l'incontro il titolare della libreria Giuseppe Castronovo. Ecco l'intervento del professore Savagnone.

lunedì 18 gennaio 2016

PADRE PUGLISI E DON BOSCO, DUE EDUCATORI A CONFRONTO



lI Beato padre Pino Puglisi e San Giovanni Bosco: due esempi di educatori che hanno saputo parlare al cuore dei giovani. Il 28 novembre 2015 si è tenuto un incontro con i ragazzi dell'Istituto don Bosco a Palermo per fare memoria del martire ucciso dalla mafia: il parallelo tra i due sacerdoti è emerso sia negli interventi del preside, professor Nicola Filippone, ideatore dell'iniziativa, che in quelli del giornalista Francesco Deliziosi, ex alunno e collaboratore a Brancaccio del Beato nonché autore della biografia "Pino Puglisi, il prete che fece tremare la mafia con un sorriso" (Rizzoli). In particolare Deliziosi ha analizzato il metodo pedagogico di Puglisi, applicato tra i banchi del liceo Vittorio Emanuele II (dove ha insegnato dal 1978 al 1993) e poi anche come parroco impegnato nel riscatto dei giovani emarginati delle periferie palermitane. Filippone ha messo in evidenza le affinità tra quanto faceva Don Giovanni Bosco per il recupero dei ragazzini e le esperienze di sostegno ai giovani disagiati intraprese da padre Puglisi soprattutto a Godrano e a Brancaccio. A conclusione dell'incontro Deliziosi ha letto una preghiera scritta da padre Puglisi sotto forma di invocazione a Don Bosco perché protegga i docenti e tutti i giovani che gli erano stati sempre così cari. 
Il preside del Don Bosco ha adesso messo a fuoco il parallelo tra i due sacerdoti in un saggio scritto per il blog che state leggendo. Ecco il testo, ricchissimo di spunti di riflessione, per studenti e insegnanti, sul grandissimo carisma che accomuna i due educatori. Ma non solo, in comune c'erano anche due scelte controcorrente: essere poveri e allegri.